"Poiché le abitudini e il pensiero delle persone sono profondamente plasmati dagli eventi e da chi ha attraversato la loro vita, nei rapporti con gli altri ci troviamo spesso a subirne le colpe o a beneficiare della bontà che hanno ricevuto in eredità dal loro passato."
21 agosto 2025: le forze dell’ordine hanno eseguito lo sfratto del Leoncavallo in via Watteau.
Quando il fumo si dirada: sostegno al Leoncavallo
Dopo cinquant'anni un simbolo di controcultura dal basso, pezzo di storia di una Milano underground e sotterranea, crocevia di suoni immagini ed esperienze, viene sfrattato attraverso una azione che cala dall'alto, come la scure di un boia nero tanto quanto il fascismo che rappresenta.
Alle compagne ed ai compagni che in questo stanno costruendo una resistenza dal basso va la nostra solidarietà, nel momento dell'anno in cui il cemento della gentrificazione, come melassa, restituisce il marciume di cui è composto.
Rimaniamo fermamente convinte e convinti che sgomberare una idea sia semplicemente impossibile, per questo ci troverete nelle strade, al fianco ed a difesa di uno spazio restituito ad una città fagocitata da quelle vetrine dove solo chi non ha umanità sente il desiderio di specchiarsi.
Quando si diraderà il fumo ci troverete dove ci avete lasciato, come la gramigna, più forti del nulla che rappresenta chi realizza questa politica.
Orgogliosamente sedute e seduti dalla parte del torto, se essere dalla parte del torto significa opporci a questa inaccettabile declinazione della realtà.
CSOA Forte Prenestino
https://www.forteprenestino.net/mobilitazioni/3401-quando-il-fumo-si-dirada-sostegno-al-leoncavallo
Famiglia - Umberto Galimberti.
Per crescere i figli in modo felice c'è una sola soluzione: le relazioni d'affetto, sia che si tratti di una coppia etero sia che si tratti di una omosessuale. Là dove vige l'amore si cresce bene, là dove vige la violenza o il gelo emotivo si cresce male. Che la smettano di dire che la famiglia è fatta da un uomo e da una donna, perché questa è una visione fondamentalmente materialista. Lo stare insieme non è semplicemente mettere al mondo i figli, ma ha anche il significato di volersi bene, di dedicarsi a un'opera educativa. [...] i figli sono figli non perché vai a letto con una donna e la donna va a letto con un uomo, sono figli perché li cresci, perché stai insieme a loro, perché rispondi alle loro domande, perché stai attento ai loro bisogni. Questo significa "paternità" e "maternità", da chiunque sia svolta.
Sempre gagliarda e saggia la Tupini
"Perché gli antichi romani, che sono famosi per essere tolleranti verso tutti gli Dei, hanno perseguitato i cristiani?"
ChatGPT: In effetti, gli antichi Romani erano famosi per la loro tolleranza religiosa: quando conquistavano un popolo, non imponevano i propri dèi ma anzi spesso adottavano divinità straniere (Iside dall’Egitto, Mitra dalla Persia, Cibele dall’Asia Minore, ecc.). Quindi perché i cristiani furono perseguitati?
La differenza sta nel rapporto tra religione e società romana. Ecco i motivi principali:
Il rifiuto del culto pubblico e degli dèi tradizionali
La religione romana era strettamente legata alla vita pubblica, alla politica e alla coesione dello Stato. Offrire sacrifici agli dèi e all’imperatore non era solo un atto religioso, ma un dovere civico.
I cristiani rifiutavano di partecipare a questi culti, cosa vista come atto di ateismo e disprezzo verso la comunità.
Il rifiuto del culto imperiale
Dal I sec. d.C. si diffuse il culto dell’imperatore come figura semi-divina. Non venerare l’imperatore equivaleva a un atto di slealtà verso Roma.
I cristiani, riconoscendo un solo Dio, rifiutavano categoricamente di compiere gesti di venerazione verso l’imperatore, apparendo come sovversivi.
Segretezza e incomprensione
Le riunioni cristiane (eucaristia, agapi fraterne) erano private e spesso notturne. Questo generava sospetti: i romani li accusavano di pratiche misteriose, persino di cannibalismo (per via del “corpo e sangue di Cristo”).
L’assenza di immagini divine e di templi tradizionali li faceva sembrare “senza religione”.
Esclusività della fede
I romani accettavano nuovi culti purché non fossero esclusivi. Un cittadino poteva venerare Giove e Iside senza problemi.
Il cristianesimo, invece, richiedeva fedeltà assoluta a un solo Dio e il rifiuto di ogni altro culto: ciò minava la logica pluralista e sincretica di Roma.
Timore di destabilizzazione sociale
Poiché i cristiani si rifiutavano di partecipare alle feste pubbliche, ai sacrifici e persino al servizio militare in alcuni casi, venivano percepiti come una minaccia all’ordine e alla pax deorum (la pace con gli dèi, fondamentale per il bene della città).
Durante crisi (pestilenze, carestie, invasioni), si tendeva a considerarli i responsabili dell’ira divina.
👉 In sintesi: non fu tanto il contenuto della fede cristiana a renderli bersaglio, ma il fatto che non rispettavano i doveri religiosi pubblici e civici di Roma, apparendo come una setta ostile alla comunità e potenzialmente sovversiva.
Bellissima
Sii gentile con gli stranieri e loro lo saranno con te.
- Il trono di spade stagione 7 episodio 1
La canzone dei folli (raccolta di poesie di Charles Bukowski)
Non finirà mai, non ci saranno
soccorsi né pietà né cose vive,
andrà tutto avanti, inutilmente, percorso
di menzogne e vecchie abitudini,
continuerà così, vita di un corpo
senza testa, rifacendo sempre lo stesso
cammino, ripetendo gli stessi trucchi,
sognando sogni già sognati,
come in una montagna deserta,
e nonostante miliardi di esseri
non ci sarà un solo vero uomo,
soltanto eterni rifiuti, e saranno veri
soltanto gli animali, soli depositari
di grazia e puro spirito,
saranno loro gli ultimi, gli autentici,
gli onesti, brace e significato
profondo, il lupo avrà cuore
e la pantera polmoni
e l’aquila occhi, e l’ultima
guerra sarà un uomo seduto su una
sedia, che se la ride di
tutto quanto.
Borghesia (C. Lolli)
Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia,
non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia.
Sei contenta se un ladro muore, se si arresta una puttana,
se la parrocchia del Sacro Cuore acquista una nuova campana.
Sei soddisfatta dei danni altrui, ti tieni stretti i denari tuoi,
assillata dal grande tormento che un giorno se li riprenda il vento.
E la domenica, vestita a festa, con i capifamiglia in testa,
ti raduni nelle tue chiese, in ogni città, in ogni paese.
Presti ascolto all'omelia rinunciando all'osteria,
così grigia così per bene porti a spasso le tue catene.
Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia,
non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia.
Godi quando gli anormali sono trattati da criminali,
chiuderesti in manicomio tutti gli zingari e gli intellettuali,
ami ordine e disciplina, adori la tua polizia
tranne quando deve indagare su un bilancio fallimentare.
Sai rubare con discrezione, meschinità e moderazione,
alternando bilanci e conti, fatture e bolle di cassazione
Sai mentire con cortesia, cinismo e vigliaccheria,
hai fatto dell'ipocrisia la tua formula di poesia.
Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia,
non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia.
Non sopporti chi fa l'amore più di una volta alla settimana,
chi lo fa per più di due ore, chi lo fa in maniera strana
Di disgrazie puoi averne tante, per esempio una figlia artista
oppure un figlio commerciante o, peggio ancora, comunista.
Sempre pronta a spettegolare in nome del civile rispetto,
sempre fissa ad ascoltare un orizzonte che si ferma al tetto.
Sempre pronta a pestare le mani a chi arranca dentro a una fossa
sempre pronta a leccar le ossa del più ricco e dei suoi cani.
Vecchia piccola borghesia, vecchia gente di casa mia,
per piccina che tu sia, il vento un giorno ti spazzerà via.