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La Grazia del Dubbio

Paolo Sorrentino realizza con La Grazia un’opera sul tema dell’eutanasia

Trama

Il film ruota attorno a Mariano De Santis, un Presidente della Repubblica vedovo, cattolico, giurista e prossimo al termine del suo mandato. Due dilemmi morali segnano gli ultimi sei mesi del suo incarico:

La decisione se promulgare una legge sull’eutanasia, un passo rivoluzionario in un Paese ancora profondamente cattolico.

Due richieste di grazia presidenziale per due casi di omicidio: da una parte una donna che ha ucciso il marito violento; dall’altra, un uomo che ha ucciso la moglie affetta da Alzheimer per porre fine alla sua sofferenza.

Il Presidente è tormentato anche da dubbi esistenziali: il dolore per la perdita della moglie, il sospetto di un tradimento, il senso di solitudine, e il confronto con la figlia Dorotea, una giovane giurista che incarna un presente più audace.

Il film bilancia momenti umoristici—come il Presidente che impara un brano rap o incontra un Papa motociclista—con una riflessione meditativa sul potere, il dubbio, e la responsabilità morale.

Eutanasia nel film: significato

1. Dilemma morale e narrativo

L’eutanasia non è solo un tema di attualità: è il motore narrativo del film, l’eredità ideale su cui Sorrentino costruisce un dramma etico e personale.

2. Dalla legge all’amore

La “grazia” nel titolo assume un doppio significato: è uno strumento giuridico (il perdono), ma anche un atteggiamento amoroso verso la vita, esercizio di empatia e apertura verso l’incertezza. Il protagonista lotta fra fede, dovere istituzionale e sentimento umano.

3. Il dubbio come bellezza

Sorrentino valorizza il dubbio come ricchezza, non debolezza. Il film esalta l’incertezza come condizione di intelligenza e umanità autentica: “La grazia è la bellezza del dubbio”.

4. Il passaggio generazionale

La firma sulla legge sull’eutanasia sembra arrivare non per ragioni ideologiche, ma per fiducia nella nuova generazione, incarnata da sua figlia Dorotea. Il film vuole esprimere il bisogno di affidarsi al futuro, riconoscendo quando passare il testimone.