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Aaron Swartz, un genio in lotta con il potere digitale.

Aaron Swartz è stato uno dei più brillanti e tragici protagonisti dell'era digitale. La sua storia è emblematica di come l’intelligenza, l’etica e l’attivismo possano scontrarsi duramente con i sistemi di potere.

👶 Chi era Aaron Swartz?

Nato nel 1986 a Chicago, USA.

Fin da giovanissimo fu un prodigio del web: a 14 anni partecipò allo sviluppo del formato RSS 1.0 (che oggi usiamo per leggere notizie e aggiornamenti automatici).

Collaborò alla creazione di Creative Commons, l'organizzazione che ha rivoluzionato il modo in cui si condividono contenuti online.

Fu anche uno dei co-fondatori del sito Reddit, poi venduto a Condé Nast.

🧠 Un genio etico e attivista

Aaron non si accontentava del successo tecnologico. Era un attivista politico e culturale che credeva fermamente nel libero accesso alla conoscenza.

Tra i suoi ideali:

Accesso libero alla cultura scientifica.

Trasparenza delle istituzioni pubbliche.

Libertà digitale.

Riforma del copyright.

⚖️ Il caso JSTOR (2010–2011)

Questo è il nodo centrale della sua persecuzione.

Cosa fece:

Swartz scaricò milioni di articoli accademici dal database JSTOR usando il Wi-Fi del MIT.

La sua intenzione, pare, era liberarli e metterli a disposizione di tutti, perché la ricerca scientifica era (ed è) spesso bloccata dietro paywall anche se prodotta con fondi pubblici.

La reazione:

JSTOR non lo denunciò, e dichiarò di non voler procedere.

Ma il Dipartimento di Giustizia USA decise comunque di perseguirlo penalmente.

Gli furono contestati 13 capi d’accusa per frode informatica e violazione del CFAA (Computer Fraud and Abuse Act), con una pena potenziale fino a 35 anni di carcere e oltre 1 milione di dollari di multa.

💀 La morte

Il 11 gennaio 2013, Aaron Swartz si suicidò impiccandosi nel suo appartamento di Brooklyn. Aveva solo 26 anni.

In quel momento, era sotto una pressione legale, economica e psicologica devastante.

🎙️ Le reazioni

La sua morte scatenò una fortissima ondata di indignazione:

Molti accusarono il governo USA di averlo usato come esempio per scoraggiare attivisti digitali.

Il procuratore responsabile del caso, Carmen Ortiz, fu criticata per l’uso eccessivo del potere punitivo.

Venne anche proposta una riforma della legge (CFAA), chiamata "Aaron’s Law", per evitare abusi simili.

🎥 Cultura e memoria

Il documentario "The Internet’s Own Boy" (2014) racconta la sua storia in modo toccante e approfondito.

Swartz è diventato un simbolo globale della lotta per la libertà digitale, la giustizia nell’accesso al sapere e la difesa dei diritti civili online.

📌 Frase simbolica

Una citazione famosa di Aaron:

“L’informazione è potere. Ma come ogni potere, ci sono quelli che vogliono tenerla per sé.”