L'articolo descrive un importante traguardo scientifico raggiunto negli Stati Uniti: il primo esperimento di teletrasporto quantistico effettuato attraverso un comune cavo in fibra ottica, simile a quelli usati per le connessioni Internet. Due particelle di luce, poste alle estremità del cavo, sono rimaste collegate tramite il fenomeno dell'entanglement, scambiandosi informazioni senza muoversi fisicamente. Questo progresso, considerato irrealizzabile fino a poco tempo fa, dimostra che è possibile integrare le comunicazioni quantistiche con le attuali infrastrutture di rete.
L'esperimento, guidato dall'ingegnere informatico Prem Kumar della Northwestern University e pubblicato sulla rivista Optica, ha utilizzato filtri e specifiche lunghezze d'onda per evitare interferenze con il traffico Internet classico. È stato testato un cavo di 30 km, dimostrando la qualità delle trasmissioni quantistiche anche in presenza di traffico convenzionale.
Questo successo rappresenta un passo significativo verso lo sviluppo di reti Internet superveloci e apre la strada a ulteriori esperimenti su distanze maggiori e su reti reali.

📡 Cos’è successo di nuovo dopo quell’esperimento?
Dopo la pubblicazione del lavoro di Prem Kumar (dicembre 2024):
✅ Test su distanze maggiori
Diversi gruppi di ricerca, tra cui team europei (ad esempio all’Università di Delft nei Paesi Bassi) e cinesi (come la University of Science and Technology of China), hanno esteso esperimenti simili su fibre ottiche fino a 100-150 km.
In alcuni casi hanno combinato fibre ottiche terrestri con stazioni di ripetitori quantistici, un passaggio chiave per costruire una vera quantum network.
✅ Sviluppo di ripetitori quantistici più stabili
Uno dei limiti storici del teletrasporto quantistico è la perdita di coerenza con la distanza. I nuovi ripetitori quantistici (quantum repeaters) sperimentali, basati su memorie quantistiche e nodi a stati solidi (come i qubit nei diamanti), stanno gradualmente diventando più efficienti. Alcuni prototipi funzionano già su reti di test cittadine.
✅ Primi test su reti reali
Nel 2025 alcune città — Boston, Pechino, Vienna — hanno iniziato piloti di “quantum key distribution” (QKD) integrati con fibre ottiche standard. Anche se non si tratta di teletrasporto di materia (ovviamente), la distribuzione di chiavi quantistiche è la prima applicazione pratica della comunicazione quantistica.
🔬 Perché è così importante?
✅ Compatibilità con le infrastrutture attuali
Dimostrare il teletrasporto quantistico su fibre ottiche commerciali significa che non serve costruire una rete ex-novo: si possono adattare in parte le dorsali in fibra esistenti, risparmiando enormi costi di implementazione.
✅ Sicurezza inviolabile
Il teletrasporto quantistico, insieme all’entanglement, permette di creare sistemi di comunicazione a prova di intercettazione: eventuali tentativi di “spiare” i fotoni ne alterano lo stato, rendendo la manomissione rilevabile.
✅ Verso Internet quantistica
L’obiettivo finale è una rete ibrida classica-quantistica: Internet quantistica potrà collegare computer quantistici e sensori quantistici distribuiti su scala globale.